venerdì 3 agosto 2012

i messaggi che mandiamo

sono quelli che vengono prima di noi.
di solito, anche se siamo i primi a non essere d'accordo,
rappresentano in buona parte quello che siamo realmente.
il famoso abito che non fa il monaco ma in realtà lo fa.
le ragazze che non vogliono essere giudicate
per il loro aspetto esteriore ed è la prima cosa su cui puntano...
i ragazzi che vorrebbero fare i trascinatori e
passano per spocchiosi pieni di sè...
le ragazze che credono nel grande amore
e sacrificano sè stesse con la persona sbagliata...
i ragazzi che dicono che le ragazze sono tutte puttane,
ma poi "vorrebbero gliela dessero gratis" ...
purtroppo mi trovo d'accordo con Wilde nel pensare che
solo le persone superficiali
non giudicano dall'apparenza
e infatti, spesso, chi vuole trovare il "nobile motivo"
dietro determinati atteggiamenti rimane orribilmente deluso
nello scoprire che non si tratta di un atteggiamento,
ma di una radicatissima parte di una persona.
una parte che non cambierà, perchè le persone non cambiano...
crescono, possono imparare dai loro errori....
ma non cambiano.
quella persona è anche così.
quindi,che si può fare?
fidarsi delle apparenze, non demonizzarle.
fidarsi della "prima impressione"
ma essere abbastanza elastici da cambiare anche idea
e soprattutto, saper accettare che qualunque pessima opinione
la gente possa avere di noi,
siamo stati noi a darla.


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